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Da qualche settimana sono in corso i Mondiali di Qatar 2022. La Croazia, giunta al suo sesto Campionato del mondo, si è qualificata per i quarti di finale battendo ai rigori il Giappone grazie al portiere dalmata Dominik Livaković che ha parato ben tre calci dal dischetto.
L’esordio della Croazia fu nel 2008 ai Mondiali di Francia e subito arrivò un eccezionale terzo posto. Poi si fermò nel girone di qualificazione nel 2002 in Giappone. Lo stesso avvenne in Germania nel 2016. Non centrò la qualificazione per il campionato del 2010 in Sudafrica. Tornò ai Mondiali del 2014 in Brasile, dove però di nuovo venne fermata nel girone di qualificazione. Il nuovo successo arrivò nel 2018 in Russia dove la nazionale con la maglia a scacchi perse in finale contro la Francia.
Però torniamo a occuparci della Dalmazia. È presto detto perché ci siamo soffermati questa volta sui Mondiali. Infatti un grande contributo all’argento vinto dalla Croazia in terra di Russia lo dettero proprio i giocatori nati e cresciuti in questa regione. Nella rosa del selezionatore Zlatko Dalić nel 2018 furono ben 11 i calciatori originari dall’area dalmata fra i complessivi 23 convocati per i Mondiali. Ben sei furono i titolari tra i primi undici schierati in campo da Dalić. Insomma fu davvero un Mondiale nel segno dei dalmati.
E nel Campionato in corso in Qatar sono ben nove i giocatori nati in Dalmazia. Cinque quelli nativi di Spalato: Ivo Grbić, Nikola Vlašić, Kristijan Jakić, Ivan Perišić e Marko Livaja; tre gli zaratini: Dominik Livaković, Martin Erlić e il capitano Luka Modrić. Infine uno di Metković: Bruno Petković.

Livaković, titolare tra i pali
In Russia era il terzo portiere, oggi è un titolare inamovibile. Nato a Zara il 9 gennaio 1995, Dominik KIvaković fece i primi passi calcistici nello Zadar dove già nelle giovanili venne notato dagli osservatori della squadra dello Zagreb. Fu ingaggiato per le giovanili zagabresi, ma ben presto divenne seniores. Rimase allo Zagreb per quattro anni primi di passare alla Dinamo di Zagabria. Qui diventò rapidamente portiere titolare. Furono tanti i successi ottenuti con il club zagabrese a livello nazionale. Ottime le prestazioni pure in Europa. Dopo il primo posto in Seconda lega con lo Zagreb, vinse cinque Campionati, due Coppe e una Supercoppa nazionale. Ben presto a notarlo fu il selezionatore Zlatko Dalić. La prima chiamata avvenne nel 2016, mentre il debutto arrivò nel 2017 al China Cup. Fino alla Coppa del Mondo ha collezionato 34 presenze nella nazionale maggiore croata.

Grbić, portiere di riserva
Il portiere di riserva della nazionale croata è Ivo Grbić. Nato il 18 gennaio del 1996 a Spalato, mosse i primi passi in campo sportivo nell’accademia dell’Hajduk a soli nove anni. Fece tutta la trafila fino a diventare nella stagione 2014/15 portiere titolare della seconda squadra dell’Hajduk nella Terza lega. Ogni tanto fu pure riserva nella prima squadra e il 18 aprile del 2015 fece il suo debutto in Prima lega nella partita contro il Rijeka. Però rimase molto a lungo confinato nella seconda squadra collezionando soltanto sette presenze con la prima compagine. Stufo di questo status di eterna riserva, si rifiutò di prolungare il contratto con gli spalatini e passò al Lokomotiva di Zagabria. Qui divenne subito portiere titolare e fece il suo debutto in Champions League. Nell’estate del 2020 lo notò l’Atletico Madrid per cui passò tra le file degli spagnoli firmando un contratto di quattro anni. Nel primo anno rimase riserva e inanellò in totale appena quattro presenze. Nel 2021 venne ceduto in prestito ai francesi del Lille dove è finalmente portiere titolare.
Dal 2014 fece tutta la trafila delle nazionali dall’Under 14 all’Under 21. L’11 novembre 2021 esordì nella nazionale maggiore in occasione del successo per 1-7 a Malta. Tre giorni dopo tornò a difendere i pali della Croazia contribuendo così alla qualificazione per Qatar 2022 grazie alla vittoria di misura sulla Russia (1-0). In totale per ora sono due le presenze nella nazionale maggiore.

Erlić, promettente difensore
Nato a Zara il 24 gennaio 1998, Martin Erlić quasi tutta la sua carriera calcistica l’ha trascorsa all’estero. Iniziò a giocare nelle giovanili della Dinamo di Zagabria e al Rijeka. Poi passò in Italia, nelle file del Parma. Dopo la bancarotta del Parma nel 2015 venne ceduto al Sassuolo sotto la cui egida si trova tutt’ora. Nel 2017 il Sassuolo lo cedette in prestito al SudTitol dove divenne subito titolare in Serie C. L’anno successivo fu dato in prestito allo Spezia, ma essendosi infortunato all’inizio di stagione la perse totalmente. Nonostante questo, lo Spezia lo ingaggiò e nelle successive due stagioni mise insieme 30 presenze. Venne poi ceduto al Sassuolo che però lo ridiede a sua volta in prestito allo Spezia dove nella stagione 2021/22 è stato titolare con 30 presenze e due reti.
In nazionale ha fatto la trafila dall’Under 17 all’Under 21. Nel maggio del 2022 è giunta la prima convocazione nella nazionale maggiore, in vista degli impegni di UEFA Nations League contro Austria, Francia e Danimarca. Il 6 giugno dello stesso anno ha esordito in nazionale, giocando da titolare contro la Francia. Per lui, per ora, quattro presenze.

Modrić, il capitano
Nato il 9 settembre 1985 a Zara, Luka Modrić compì i primi passi in campo calcistico nella squadra giovanile dello Zadar per poi passare nel 2002 alla Dinamo di Zagabria. Ben presto approdò in prima squadra; però gli zagabresi decisero di mandarlo in giro in prestito. Giocò così dapprima nelle file dello Zrinski di Mostar e poi nell’Inter di Zaprešić. Tornò alla Dinamo nell’estate del 2005 per diventare subito titolare inamovibile. Vi rimase per tre anni prima di passare in Inghilterra ai londinesi del Tottenham Hotspur. Giocò quattro stagioni collezionando ben 127 presenze e 13 reti.
Dall’estate del 2012 è un punto di forza del Real Madrid. Nella più blasonata squadra spagnola divenne ben presto titolare; si rivelò un giocatore fondamentale in tutti gli ultimi titoli conquistati dalla gettonatissima squadra madrilena. Tantissimi i titoli vinti finora nella sua lunga carriera. Con la Dinamo tre Campionati e due Coppe. Con il Real tre Campionati e una Coppa nazionale, quattro le Supercoppe nazionali e quattro quelle europee, ma soprattutto cinque Champions League. Infiniti i titoli personali. A partire dal primo nel 2003 come miglior giocatore del Campionato bosniaco, per passare ai ben dieci titoli quale miglior giocatore croato. Tante le onorificenze ottenute dalla FIFA, dall’IFFHS e dall’UEFA. Nella nazionale croata ha collezionato ormai oltre 150 presenze ed è da anni il capitano dei Vatreni.

Vlašić, trequartista polivalente
Nato a Spalato il 4 ottobre 1997, Nikola Vlašić iniziò a giocare nelle giovanili dell’Omladinac di Vragnizza (Vranjic), ma ad appena 12 anni passò all’Hajduk di Spalato. A soli 15 anni cominciò a giocare per l’Under 17 e poi ben presto per l’Under 19. Nel 2014 fece il suo esordio in prima squadra. Il 17 luglio 2014 esordì nell’Europa League diventando il più giovane giocatore esordiente dell’Hajduk. Nella sua prima stagione collezionò ben 37 presenze e quattro reti in tutte le competizioni. Nell’estate del 2016 divenne vicecapitano della squadra.
Fortemente voluto da Ronald Koeman, passò nell’estate del 2017 all’Everton dove firmò un contratto di cinque anni. Inanellò 12 presenze nella sua prima stagione. Dopo il cambio dell’allenatore venne ceduto in prestito al CSKA Mosca dove divenne ben presto titolare. Nell’estate del 2019 il CSKA lo riscattò e nelle successive due stagioni segnò ben 23 reti in 61 partite. Poi nell’estate del 2021 passò al West Ham disputando 19 partite. In questa stagione è in prestito al Torino.
In Croazia fece la trafila delle nazionali dall’Under 16 all’Under 21. Esordì nella nazionale maggiore il 27 maggio 2017 contro il Messico, venendo schierato dal primo minuto. Non venne convocato però per i Mondiali del 2018, mentre nel 2019, grazie alle sue prestazioni nelle file del CSKA, divenne un punto di riferimento della selezione croata, tra le cui file segnò la sua prima rete il 6 settembre 2019 nel successo per 0-4 in casa della Slovacchia. Convocato per Euro 2020, andò in rete nel successo per 3-1 contro la Scozia che consentì ai croati di qualificarsi agli ottavi. Venne inoltre nominato uomo partita. In totale prima dei Mondiali ha disputato 42 partite segnando due reti.

Jakić, il futuro della nazionale
Nato a Spalato il 14 maggio del 1997, Kristijan Jakić iniziò a giocare a soli sette anni nel Mračaj Runović, per poi passare all’Imotski. Si ritrovò indi a militare nelle giovanili dello Split dove esordì in prima squadra nel 2015. Nel maggio del 2017 firmò il contratto con il Lokomotiva di Zagabria dove divenne ben presto titolare. In mezzo una mezza stagione all’Istra 1961 di Pola. Nell’estate del 2020 passò alla Dinamo di Zagabria e in una sola stagione appena inanellò ben 34 presenze e due reti, nonché vinse il Campionato e la Coppa nazionale. Giocò pure nelle Coppe europee. Venne notato dall’Eintracht e passò a Francoforte nell’estate 2021 prima con la formula del prestito e poi da quest’anno a titolo definitivo.
In nazionale ebbe l’occasione di giocare per l’Under 19 e l’Under 20. Il 20 settembre 2021 arrivò la prima convocazione nella nazionale maggiore. L’8 ottobre fece il suo debutto con i Vatreni subentrando al posto di Marcelo Brozović nella vittoria in trasferta contro Cipro (0-3). Per lui per ora quattro presenze.

Perišić, l’ala titolare
Nato a Spalato il 2 febbraio 1989, Ivan Perišić iniziò il suo percorso calcistico nelle squadre giovanili dell’Hajduk. Nel 2006 però lasciò Spalato e passò in Francia al Sochaux. Gli inizi furono duri e rimane a lungo relegato nella seconda squadra. Indi passò in Belgio al Roeselare prima e al Club Brugge poi. Delle due stagioni trascorse in Belgio rimase impressa nella memoria la seconda, quella del 2010/11 quando fu il miglior marcatore del Campionato e venne proclamato miglior giocatore. Viste le sue prestazioni, venne notato dai tedeschi e firmò il contratto con il Borussia Dortmund. Qui rimase per due stagioni vincendo un Campionato e una Coppa. Passò poi al VLF Wolfsburg dove rimase per quattro stagioni. Infine l’arrivo all’Inter nel 2015. Rimane nella squadra milanese per ben sei anni collezionando 208 presenze e 49 reti. Nella stagione 2019/20 passò al Bayern di Monaco dove fu titolare. Nell’estate del 2020 il Bayern non riuscì a trovare un accordo con il calciatore dalmata per il suo passaggio a titolo definitivo nelle file della compagine di Monaco di Baviera. Così Perišić fece ritornò a Milano. Nell’estate del 2022, libero da vincoli contrattuali, è passato al Tottenham Hotspur dove ha ritrovato come allenatore Antonio Conte.
Tanti i trofei vinti nella sua lunga carriera. Con il Borussia Dortmund Campionato e Coppa; con il Wolfsburg Coppa e Supercoppa nazionale; con il Bayern Monaco Campionato, Coppa nazionale e Champions League e infine con l’Inter Campionato, Coppa e Supercoppa nazionale.
In Croazia giocò per l’Under 17, l’Under 19 e l’Under 21 prima di esordire nella nazionale maggiore il 26 marzo 2011. Partecipò poi al Campionato europeo del 2012 in Polonia e Ucraina e disputò le 3 partite con la squadra che però venne eliminata al primo turno. Divenne ben presto titolare. Disputò i Mondiali del 2014 e gli Europei del 2016. Ai Mondiali del 2018 segnò tre reti di cui una in semifinale e una in finale. Due le reti pure agli Europei del 2020. Fino ai Mondiali del Qatar ha collezionato 116 presenze e 32 reti.

Livaja, attaccante... di riserva
Nato a Spalato il 26 agosto del 1993, Marko Livaja iniziò a giocare nelle giovanili del GOŠK di Castel Abbadessa (Kaštel Gomilica) e nell’Omladinac di Vragnizza prima di passare nel 2008 all’Hajduk di Spalato. All’inizio del 2010 venne promosso in prima squadra però non riuscì a esordire e passò all’Inter di Milano. Giocò una stagione nelle giovanili e poi passò tra i seniores. L’Inter però lo girò subito in prestito prima al Lugano e poi in Serie A, al Cesena, dove esordì nel 2011. Nel Cesena giocò pure per le giovanili. Tornò all’Inter dove nella stagione 2011/12 vinse il Campionato primavera. Nel 2012 fece il suo esordio nella prima squadra dell’Inter e nell’arco di una stagione disputò sei partite. Venne poi ceduto all’Atalanta dove divenne titolare e mise a segno quattro reti. Arrivarono poi stagioni altalenanti. Prima al Rubin Kazan e in prestito all’Empoli. Infine al Las Palmas con il prestito all’AEK Atene. Qui rimase dal 2017 al 2021. Oggi gioca nell’Hajduk di Spalato da titolare. La scorsa stagione nell’arco di 39 partite ha segnato ben 34 reti in tutte le manifestazioni.
Tra i titoli vinti, da notare la Supercoppa greca con l’AEK e la Coppa nazionale con l’Hajduk nell’ultima stagione. Venne convocato nelle nazionali giovanili nel 2008 facendo tutta la trafila dall’Under 15 all’Under 21. Il 6 settembre 2018 fece il suo debutto nella nazionale maggiore. Disputò tutto il primo tempo e parte del secondo tempo nell’amichevole pareggiata 1-1 in casa del Portogallo. Il 1.mo settembre 2021 tornò a indossare in campo la casacca dei Vatreni dopo quasi tre anni dall’ultimo presenza, subentrando al 74.esimo minuto a Ivan Perišić nella partita pareggiata 0-0 in casa della Russia. Sei giorni dopo, al Poljud di Spalato, realizzò la sua prima rete con la selezione croata nel successo per 3-0 contro la Slovenia. Per lui prima dei Mondiali 14 presenze e tre reti.

Petković, stella della Dinamo
Nato il 16 settembre del 1994 a Metković, Bruno Petković iniziò a giocare nelle giovanili della squadra della sua città natale prima di essere notato nel 2007 dalla Dinamo di Zagabria. Girovagò poi tra Zagreb, HAŠK e HAŠK dragovoljac, tutte compagini di Zagabria, prima di passare nel 2012 al Catania. Qui dopo metà stagione trascorsa nelle file della Primavera, debuttò nel gennaio 2013 in Serie A. Rimase sotto l’egida del club siciliano fino al 2016, collezionando in totale sei presenze e tre prestiti, nel Varese, nella Reggiana e nella Virtus Entella. Nel 2016 passò in serie B al Trapani dove giocò da titolare segnando 10 reti. Nel 2017 venne ceduto al Bologna dove riuscì a disputare 21 incontri senza però segnare alcuna rete. Due i prestiti, prima all’Hellas Verona e poi alla Dinamo di Zagabria. E proprio alla Dinamo passò a titolo definitivo nel 2019. Qui divenne finalmente titolare e ritornò a segnare. In carriera gli unici successi sono arrivato con la Dinamo con la quale ha vinto quattro Campionati, una Coppa e due Supercoppe.
A livello di nazionale disputò una sola partita nell’Under 21. Viste le ottime prestazioni nella Dinamo, Bruno Petković venne convocato per la prima volta nella nazionale maggiore croata nel marzo 2019 al posto dell’infortunato Marko Pjaca. Esordì da titolare con la selezione croata il 21 marzo 2019, scendendo in campo fin dal primo minuto nel successo interno per 2-1 contro l’Azerbaigian. L’11 giugno successivo, alla terza presenza, segnò la sua prima rete in nazionale nell’amichevole persa per 2-1 contro la Tunisia, realizzando il provvisorio 1-1 dei croati. Per lui prima dei Mondiali in Qatar 23 presenze e sei reti.

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Pubblicato sull'inserto Inpiù Dalmazia del La voce del popolo il 10 dicembre 2022.

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